REPETITA JUVANT
Nei detti degli antichi la saggezza dei popoli e, mentre il confronto politico ladispolano sta diventando sempre più scontro, riteniamo possa giovare a tutti ribadire alcuni concetti.
Concetti che ieri ho espresso dai microfoni di Centro Mare Radio colloquiando con l’amico Fabio Bellucci con il quale abbiamo ricordato con reciproco affetto che ci siamo conosciuti in Piazza Santa Maria di Cerveteri e in quell’occasione commentammo, guardando due anziani genitori che tenevano per mano la loro figlia disabile, quella situazione che li vedeva soli davanti alla ruvida consapevolezza che sul territorio non c’erano strutture che potessero accogliere la loro figlia “dopo di loro”.
Sono passati quindici anni da quel giorno, la legge sul “Dopo di noi” è arrivata ma le strutture continuano a non esserci.
Noi però ci siamo e abbiamo costituito la Parco degli Angeli Onlus per scalare quella montagna, fatta di chiacchiere ed opportunismi, che si frappone fra i nostri figli e la loro sicurezza per quando non ci saremo più noi per accudirli.
La nostra è un’Associazione fra genitori anziani di figli molto gravi, anche se ce ne accupiamo il nostro primario interesse non è per le attività laboratoriali che si organizzano per tenere impegnati e gratificare i ragazzi (che poi tanto ragazzi ormai non lo son più), il nostro obiettivo è di giungere alla realizzazione di quelle strutture per il “Dopo di noi” che mancano sul territorio, situazione che determina lo sdradicamento di una persona disabile da quei riferimenti (luoghi, amicizie, abitudini, attività) proprio quando vive il dramma della perdita degli affetti a lei più cari.
Abbiamo lavorato tanto per poter cogliere tale obiettivo: presi contatti con chi la legge sul “Dopo di noi” l’ha scritta per farci chiarire alcuni aspetti tutti da interpretare (come ad esempio individuare i beneficiari per l’eventuale costituzione di un trust di scopo senza precludersi la possibilità di collocare nelle strutture chi ne ha immediato bisogno, allorché i beneficiari devono essere per legge indicati con precisione al momento dell’istituzione del trust e in quel momento i potenziali beneficiari hanno ancora chi li accudisce in ambito familiare).
Abbiamo preso contatti con professionisti che hanno “vissuto” strutture già esistenti e funzionanti per poter con il loro aiuto predisporre un’ipotesi progettuale – conforme alla normativa vigente – per poter riprodurre da noi tali strutture.
Abbiamo passato gli ultimi anni a gridare la nostra sofferenza a chi istituzionalmente deve dare risposte a certe esigenze e lo abbiamo fatto anche a muso duro perché c’era chi incomprensibilmente aveva distorto il nostro obiettivo che è quello di un “Dopo di noi” pubblico per chi ce ne ha bisogno e non solo per noi.
Nel periodo della campagna elettorale tutte le forze politiche hanno messo in agenda questo obiettivo e, a quadro consolidato, abbiamo dialogato con chi è stato designato per la guida di Cerveteri e Ladispoli nei prossimi anni, in particolare con il Sindaco Grando con il quale avevamo raggiunto picchi di contrapposizione per via di quei “filtri sporchi” che non gli facevano comprendere quali erano i nostri intenti.
Da persone assennate ci siamo “buttati alle spalle” le brutture che vengono fuori quando non si riesce a dialogare e finalmente abbiamo cominciato a ragionare positivamente sulla questione che ci sta a cuore.
Noi abbiamo offerto il lavoro fatto e lui si è impegnato a perseguire seriamente l’obiettivo, possibilmente insieme alla sua omologa ceretana, anticipandoci fin da subito dove potrebbe essere realizzata la prima struttura.
Oggi siamo preoccupati dall’escalation della contrapposizione fra le forze politiche ladispolane, non siamo interessati alle dinamiche politiche anche se in campagna elettorale abbiamo appoggiato chi storicamente si è interessato al nostro problema, ma un messaggio la vogliamo ripetere forte e chiaro a chi dovrebbe confrontarsi per il bene comune: tutti avete messo in agenda il “Dopo di noi” come obiettivo primario, non posponetelo ora alle dinamiche determinate dalle divergenze che sempre si creano quando gli schieramenti si fronteggiano. Ci sono segnali che l’attuale Amministrazione voglia “mettere mano” sul serio alla questione. Quantomeno su questo compattatevi in modo che quello che già è sofferenza non diventi campo di battaglia.
Filippo Bellantone / Presidente APS Parco degli Angeli Onlus