COME PUÒ L’INFORMATICA AIUTARE LE PERSONE DISABILI?
La domanda è il tema della tesi di laurea di Raissa, studentessa della facoltà di Informatica dell’Università “La Sapienza” di Roma e il suo Docente e Tutor Prof. Marco Raoul Marini le ha detto che la risposta non deve cercarla solo sui testi scientifici ma che deve essere il frutto di una ricerca sul campo, anzi nel parco…. o, meglio, al Parco degli Angeli dove l’ha accompagnata per un primo incontro.
L’informatica ormai da tempo dà un contributo essenziale nel campo della protesica e per le realizzazioni specifiche ci si avvale dell’indispensabile collaborazione dei fruitori, i quali possono riferire sugi stimoli, descrivere sensazioni, far comprendere come meglio “tarare” ciò che diverrà parte integrante del loro corpo.
Per la disabilità psichica o cognitiva è tutt’altra cosa: si lavora su esperienze fatte con un esteso bacino di osservazioni che inevitabilmente portano alla conclusione che ogni persona è diversa dalle altre e che le soluzioni standardizzate possono dare soluzioni importanti ma comunque “adattate” e non “per” la persona.
Questa la grande sfida che affronteranno i nostri amici del Dipartimento di Informatica dello storico Ateneo della Capitale e….. insieme cercheremo di scrivere un capitolo della storia dei nostri tempi, un’epoca in cui la realtà si fonde con il virtuale e gli strumenti della quotidianità si avvalgono di tecnologie invisibili ma sempre più tangibili.
E così ieri al Parco degli Angeli un “campione” significativo dei nostri ragazzi ha accolto i loro amici (il Prof. Marini è ormai di casa per via della sperimentazione, ancora in atto, del sistema Friendly Reality) per far comprendere come al fine di predisporre ausili informatici per loro, bisogna tenere in considerazione una “forbice” ampia:
– Massimo che ha un deficit cognitivo che gli consente di eseguire autonomamente le attività una volta che gli sono state illustrate ma che va continuamente indirizzato;
– Simone che è allo stesso livello cognitivo di Massimo ma che ha una forte limitazione visiva;
– Antonella che interagisce bene verbalmente ma che necessita di ausilio specifico per l’utilizzo dello strumento informatico;
– Claudia che ha maggiori difficoltà nella relazione verbale ma che dispone di una discreta manualità per la quale deve essere indirizzata in ragione delle sue limitazioni cognitive;
– Renata che non interagisce in modo ottimale verbalmente e che necessita di un ausilio per l’utilizzo dello strumento informatico più accentuato di quello richiesto per Antonella;
– Giuseppe che ha importanti difficoltà nel comunicare ed utilizzare lo strumento informatico ma che ha già fatto altre esperienze.
Importantissimo l’apporto fornito dalla Tutor Vanessa Funari che vanta un’esperienza ventennale con i nostri ragazzi e ne ha supportati tanti nell’utilizzo di ausili informatici anche in ambito scolastico.
Si è partiti dal concetto che per ogni persona disabile, al di là della sua specifica condizione (le precisazioni anzidette servivano per far meglio comprendere la varietà dei possibili scenari che un “creatore informatico” può trovarsi davanti) può essere aiutato.
Tutto sta a comprendere come.
Ed è su questo che si lavorerà seguendo un percorso che porterà alla realizzazione di soluzioni il più possibile personalizzate per meglio svolgere funzioni di vita quotidiana o più semplicemente per attività ludiche o di mantenimento/sviluppo delle capacità.
C’è ancora tutto un mondo da scoprire e ai ragazzi del Parco degli Angeli…. piace essere dei pionieri!














